8 MARZO - GIORNATA DELLA DONNA

 

Un breve cenno sulle origini dell’8 marzo.

L’Europa ha ereditato dagli Stati Uniti questo rituale, che oltre oceano si festeggiò per la prima volta nel 1909.

Nel 1908, infatti, le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, misero in atto uno sciopero per protestare contro i più bassi livelli di salario percepiti, a confronto con i dipendenti di sesso maschile e contro le condizioni di lavoro. Fu una forte presa di coscienza che risvegliò un senso di solidarietà forte e sfociò in un’agitazione che durò per giorni interi. Fino a quando il proprietario, vedendo sfuggirsi di mano la situazione, il giorno 8 marzo di quell’anno fece sbarrare tutte le porte dello stabilimento nel quale  scoppiò un incendio che causò la morte di 129 donne.

Da questa tragedia Rosa Luxemburg, militante del partito comunista tedesco, volle in seguito mantenere quella data per ricordare l’accaduto e celebrare la protesta femminile sfociata in tragedia a New York.

L’Italia invece attende fino al 1922, dove per iniziativa del Partito Comunista, fu introdotta la giornata delle donne. A partire da questa data, fissata inizialmente il 12 marzo e successivamente anticipata all’8 marzo, le donne vengono omaggiate con il fiore divenuto simbolo di questa ricorrenza: la mimosa. Simbolo delle conquiste e dei diritti acquisiti dalle donne, ma anche occasione per non dimenticare i soprusi, le violenze e le ingiustizie che ancora si consumano nei confronti di moltissime donne, in vari paesi del mondo.

Ancora nei primi anni'50, gli anni della guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa era considerato un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», così pure tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.

Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, l'8 marzo divenne la Giornata Internazionale della donna, celebrata in tutto il mondo al fine di evidenziare il ruolo fondamentale delle donne nella promozione dello sviluppo, la pace e la sicurezza.

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