Le origini della cooperazione risalgono a molto tempo fa.
Nel 1844, in Inghilterra per iniziativa di alcuni lavoratori, nacque la Società dei Probi Pionieri di Rochdale. Lo scopo era quello di adottare provvedimenti per assicurare il benessere materiale e migliorare le condizioni familiari e sociali dei soci.
Da questa data la cooperazione inizia ad espandersi in tutta l'Europa, Italia inclusa, dove nel 1854 viene costituita la prima cooperativa di consumo: Il Magazzino di Previdenza di Torino per iniziativa dell'Associazione degli operai. La diffusione dell'idea cooperativa, quindi, comincia a trovare il sostegno, con accenti ed impostazioni differenti, di esponenti prestigiosi della politica di un tempo.
Nell'autunno del 1886, a Milano, viene costituita la Federazione Nazionale delle Cooperative che nell'anno 1893 si trasforma in Lega delle Cooperative.
Nel dopoguerra la Costituzione della Repubblica Italiana, elaborata dall'Assemblea Costituente, all'art. 45 riconosce la funzione sociale della cooperazione a base mutualistica e senza finalità di speculazione privata, impegnando lo Stato a promuoverne lo sviluppo, non una sorta di norma isolata o transitoria, ma del tutto coerente con lo spirito complessivo della Costituzione stessa.
Da allora i valori che caratterizzano la cooperazione possono essere sintetizzati nella necessità di dare una risposta, sulla base di un principio di solidarietà, a problemi immediati e particolari come la disoccupazione e l'aumento del costo della vita.
Ad oggi la Legacoop associa 14.676 cooperative con 472.145 occupati e 8.302.382 soci.