Ieri sera la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega al Governo sulla Riforma del Terzo Settore e del Servizio Civile Universale con 239 voti a favore e 78 contrari.
L’art. 8 che contiene la Riforma del Servizio Civile ha registrato 11 voti contrari ed in particolare 9 sono stati quelli (contrari) alla partecipazione degli stranieri. Di fatto, da parte della Camera dei Deputati, c’è stato un ampio consenso sulla riforma del Servizio Civile nel nostro paese e di ciò siamo molto felici.
Con questo provvedimento si chiude, quindi, un percorso iniziato circa 2 anni or sono, quando il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, lanciò una consultazione pubblica on line.
Questo primo ed importante passo è quindi l’inizio di un rilevante lavoro che auspichiamo coinvolga non solo le Istituzioni ma anche gli enti che operano nel campo del Servizio Civile – dichiara la Responsabile del Servizio Civile Legacoop - Sabrina Mancini. Di fatto la Riforma ha dato una cornice essenziale per poter sviluppare successivamente i relativi decreti attuativi che permetteranno al Servizio Civile Universale di vedere la luce anche da un punto di vista più operativo.
Siamo soddisfatti – continua Sabrina Mancini – che sia stato convalidato il principio che il Servizio Civile sia uno strumento di Difesa della Patria attraverso lo svolgimento di attività non armate, nonché uno strumento per la promozione dei valori fondativi della Carta Costituzionale.
Dal prossimo 2017, quindi, potranno svolgere Servizio Civile 100.000 giovani, un impegno importante in primis per il Governo, ma anche per le associazioni che saranno chiamate a gestire i giovani. E’ urgente, pertanto, rivolgere l’attenzione ai decreti attuativi che dovranno delineare l’alveo operativo del nuovo Istituto: governance delle relazioni tra Stato e Regioni, valorizzazione delle competenze formative e lavorative acquisite dai giovani durante lo svolgimento del Servizio Civile, programmazione triennale delle risorse finanziarie in modo tale da permettere anche agli enti di articolare e motivare l’impegno richiesto, lo status giuridico del volontario in servizio civile, la possibilità di svolgere una parte del Servizio Civile anche all'estero proiettando i giovani in una dimensione europea , la durata del servizio civile e l’accreditamento degli enti.
Una sfida educativa e formativa – dichiara Sabrina Mancini - solo all’inizio e che tutti noi dobbiamo cogliere attraverso la realizzazione di provvedimenti che siano dei “puntelli” di qualità per un’esperienza sulla quale il nostro paese è stato un “perno” importante.